arca L'ARCA DI NOÈ
Museo virtuale del Liceo Ginnasio "F. Petrarca" di Trieste
 

 

Allora il Signore Dio modellò dal terreno tutte le fiere della steppa e tutti i volatili del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato gli esseri viventi, quello doveva essere il loro nome. E così l'uomo impose dei nomi a tutto il bestiame, a tutti i volatili del cielo e a tutte le fiere della steppa [...]

Genesi 2,19-20

 

Classe Ordine Famiglia Nome scientifico Nome italiano
Mammiferi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Insettivori
Roditori
 
Carnivori
 
 
 
 
 
 
Erinacidi
Sciuridi
Gliridi
Canidi
Mustelidi
 
 
 
 
Viverridi
Erinaceus europaeus
Sciurus vulgaris
Glis glis
Vulpes vulpes
Mustela erminea
Mustela nivalis
Mustela putorius
Martes martes
Malus malus
Herpestes ichneumon

 

 

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RICCIO OCCIDENTALE

(Erinaceus europaeus)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Insectivora
Famiglia
Erinacidae
Genere
Erinaceus
Specie
Erinaceus europaeus

riccio

riccio_1

Caratteristiche: Ha una lunghezza che si aggira intorno ai 30 cm. Il muso, piuttosto appuntito e mobile, non è ben distinto dal corpo ed è caratterizzato da occhi piccoli e scuri. Le orecchie sono piccole e arrotondate e ha un tipo di dentatura in cui i denti incisivi superiori si incastrano con quelli inferiori. Il corpo ha una forma piuttosto tozza ed arrotondata; nella zona dorsale e in quella laterale è ricoperto da aculei, mentre, la zona facciale, ventrale e le zampe presentano un pelo ruvido di colore variabile da marrone scuro a quasi bianco. Le zampe sono formate da cinque dita dotate di robusti artigli. Solitamente la femmina è di dimensioni superiori rispetto al maschio.
Distribuzione: È presente in Europa occidentale, Siberia occidentale e in Medio Oriente. In Italia è presente in ogni regione.
Habitat: Vive solitamente nella macchia, nei boschi con vegetazione erbacea bassa e nei loro dintorni sia in pianura che in montagna fino quasi a una quota di 2000 metri nelle peccete (boschi di abete rosso), ma lo si può trovare anche in campi coltivati, giardini delle città e praterie.
Comportamento: È un animale piuttosto schivo e solitario, per lo più attivo nelle ore crepuscolari e notturne, mentre trascorre buona parte del giorno all’interno della sua tana. Si nutre prevalentemente di insetti, però si ciba anche di molluschi, lombrichi e altri invertebrati. La stagione degli accoppiamenti ha luogo nel periodo compreso tra aprile e agosto. L’accoppiamento avviene dopo un rituale di corteggiamento che può durare anche alcune ore. Dopo la gestazione che dura all’incirca 35 giorni, la femmina può partorire fino a 8 cuccioli, inoltre può avere fino a due gestazioni durante lo stesso ciclo riproduttivo. La durata della vita del riccio è di 6-9 anni.
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SCOIATTOLO

(Sciurus vulgaris)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Rodentia
Famiglia
Sciuridae
Genere
Sciurus
Specie
Sciurus vulgaris

scoiattolo

scoiattolo_1

Caratteristiche: Il corpo è lungo 18 - 25 cm senza coda, la quale in media misura dai 15 ai 20 cm; il massimo del peso raggiungibile è di 340 g. La coda lunga svolge due funzioni: la prima permette il mantenimento dell’equilibrio durante i salti da un albero all’altro, la seconda stabilità termica durante il sonno. Maschi e femmine presentano stesse dimensioni. Il colore del pelo varia a seconda della zona e della stagione, dalle tonalità del rosso a quelle del grigio scuro quasi nero. In inverno presenta evidenti ciuffi auricolari. Gli artigli acuminati e curvi servono all’animale per arrampicarsi con facilità sugli alberi.
Distribuzione: Tutta l’area europea dove vi sono alberi e parte dell’Asia. In Italia è ovunque diffuso ad eccezione delle isole.
Habitat: Prediligono foreste di conifere o di latifoglie, specialmente faggete, asciutte e ombrose.
Comportamento: Sono attivi di giorno, in particolare modo dopo l’alba e prima del tramonto. Saltano e si arrampicano con grande agilità. Si ciba prevalentemente di frutta, ghiande, germogli, gemme, semi, ramoscelli di abeti, larici e pini, nocciole e noci. Immagazzina le eccedenze di cibo in diversi depositi Per quanto riguarda la riproduzione, gli scoiattoli femmina raggiungono la maturità al secondo anno di vita; durante la stagione degli amori, tardo inverno - inizio primavera ed estate, attirano il maschio con un particolare odore. Importante è la massa corporea della femmina, poiché essa è proporzionale al grado di fecondità; dopo circa 5 settimane di gestazione vengono alla luce da 3 a 5 piccoli, che sono ciechi, sordi, privi di pelo e pesano tra i 10 e 15 g. A 21 giorni dalla nascita ha termine la crescita del pelo, mentre dopo 40 quella della dentatura; dopo 4 settimane acquistano la vista. A questo punto sono in grado di procacciarsi il cibo e quindi di uscire dal nido, tuttavia continuano ad essere allattati dalla madre fino al completo svezzamento. L’età media di uno scoiattolo è di tre anni, per un massimo di 7, che in cattività può essere di 10; la sopravvivenza è determinata dalla disponibilità di cibo durante l’inverno, alta è la mortalità degli esemplari più giovani durante questa stagione.
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GHIRO

(Glis glis)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Rodentia
Famiglia
Gliridae
Genere
Glis
Specie
Glis glis

ghiro

ghiro_1

Caratteristiche: È il rappresentante più grande della famiglia dei gliridi. Ha un corpo lungo dai 13 ai 19 cm con una coda lunga dai 11 ai 15 cm. Presenta un anello scuro intorno all’occhio che lo fa sembrare più grande. Le orecchie sono piccole e arrotondate. La pelliccia appare grigia-marrone sul dorso e grigio-bianco sul ventre. Il peso oscilla tra i 70 e i 180 grammi, ma senza sostanziali differenze tra i due sessi. La femmina possiede quattro paia di mammelle (in alcuni casi 5 o 6). Il ghiro assomiglia ad un piccolo scoiattolo con il quale può essere confuso perché riesce ad arrampicarsi sugli alberi e saltare da un ramo all'altro, ma osservando la coda che mantiene sempre lunga e distesa, si capisce la differenza.
Distribuzione: È diffuso in quasi tutta l’Europa ad eccezione della penisola iberica, in Asia e in Africa. In Italia è ovunque diffuso, isole comprese.
Habitat: Vive nelle foreste di faggio, con scarsi arbusti ed erbe alte. Frequenta anche i parchi cittadini e i frutteti (soprattutto ciliegi).
Comportamento: Si nutre di foglie, semi, funghi, gemme e, talvolta, insetti e lumache. Durante l'estate mangia molto per fare scorta di grasso che consumerà durante il periodo del letargo invernale che dura sette mesi, da metà ottobre a metà maggio, nei quali dorme quasi ininterrottamente. È un animale notturno, quindi negli altri cinque mesi dorme durante le ore di luce e quando è sveglio è molto attivo e rumoroso: si arrampica, corre, salta, caccia, cerca frutti, costruisce il rifugio invernale e alleva i cuccioli. Costruisce il proprio nido sferico utilizzando muschio, foglie secche e frammenti di corteccia; generalmente utilizza alberi per posizionare il nido, altre volte approfitta delle casette nido per uccelli o altre cavità. Questo roditore si riproduce da maggio ad agosto, con un picco a luglio. Sembra che le femmine partoriscano una sola volta all’anno, dopo una gestazione di circa un mese. La nidiata è costituita da 5-7 piccoli, che sono ciechi per i primi 30 giorni. Lo svezzamento avviene dopo circa un mese e mezzo-due e la maturità sessuale è raggiunta a partire dai 10 mesi. In natura sono stati osservati ghiri di 10 anni, ma in realtà solo pochi individui superano i 3 anni. In condizioni di pericolo la postura di allarme consiste nel mantenere il corpo eretto, nell’emettere un ronzio che ricorda il rumore di un alveare e, contemporaneamente, nel battere le zampe anteriori, come un applauso.
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VOLPE

(Vulpes vulpes)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Carnivora
Famiglia
Canidae
Genere
Vulpes
Specie
Vulpes vulpes

volpe

volpe_1

Caratteristiche: È caratterizzata da un corpo snello, un muso appuntito, grandi orecchie erette e una coda molto folta. Testa e corpo misurano fino a 75 cm e la coda fino a 45 cm, il peso oscilla tra i 6 e i 10 kg. Il suo pelo è generalmente di colore marrone rossastro, ma può variare a seconda della specie e della stagione. La colorazione fulva è caratteristica della parte superiore del corpo, mentre sul petto e sull’addome il pelo è bianco. Le zampe posteriori e anteriori sono scure, così come la punta delle orecchie. La coda rossiccia può presentare diverse sfumature nere, gialle o grigie con punta generalmente bianca. I cuccioli, di norma quattro o cinque, sono ciechi e coperti di un mantello lanoso di colore variabile dal bruno al grigio con una macchia bianca sul petto ed all’estremità della coda.
Distribuzione: È una specie dall’estrema adattabilità e per questo motivo è riuscita a colonizzare quasi ogni tipo di ambiente. E’ diffusa in tutta Europa eccetto l’Islanda. È presente anche in altri continenti, come l’Asia temperata, l’America settentrionale e l’Africa del nord. Si trova in tutta la penisola italiana, ma è poco frequente nella Pianura padana.
Habitat: Predilige i boschi e le zone ricche di nascondigli. La si può trovare in zone molto varie: dalla campagna coltivata alla montagna, e spesso si avvicina anche alle città.
Comportamento: Conduce prevalentemente vita solitaria e notturna, ma se non viene disturbata è attiva anche di giorno. Di solito si rifugia all’interno di alberi cavi, sotto cespugli o massi, ma generalmente scava lei stessa delle tane sotto massi e radici degli alberi o utilizza quelle di altri Mammiferi, ed in particolare quelle abbandonate dal tasso (Meles meles). Si ciba di piccoli animali di ogni specie, tra cui topi, conigli, lepri, uccelli e piccoli rettili. Se riesce ad entrare nei pollai fa strage dei volatili domestici. La stagione degli amori è l’inverno. La femmina, dopo essersi accoppiata, cerca un rifugio sicuro che tappezza dei peli strappati dal proprio ventre. Il parto avviene in primavera dopo una gestazione di circa un paio di mesi. Durante il primo mese di vita, i cuccioli, in genere 4 o 5, vengono nutriti esclusivamente con il latte materno, poi cominciano piano piano a ricevere anche dei piccoli bocconi di carne che vengono dapprima predigeriti nello stomaco della madre, per poi essere rigurgitati quando ritorna nella tana. Soltanto dopo che i piccoli hanno già compiuto le prime passeggiate, la madre comincia a portare loro delle prede vive in modo che si abituino al nuovo tipo di cibo.
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ERMELLINO

(Mustela erminea)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Carnivora
Famiglia
Mustelidae
Genere
Mustela
Specie
Mustela erminea

ermellino

 

 

 

ermellino_2

Caratteristiche: Il corpo non supera i 30 cm e la lunghezza della coda va dai 6 ai 12 cm. Il peso varia dai 150 ai 300 gr. È agile e snello con corte zampe: quelle anteriori contano cinque dita, a cui si aggiunge una prominenza centrale, costituita da tre gibbosità collegate, lasciano un'orma di forma ovale, mentre l'impronta delle posteriori si presenta più appuntita. Il capo è piccolo, il muso appuntito e la coda sottile. Gli ermellini sono caratterizzati da un forte disformismo sessuale, infatti i maschi sono più grossi e più lunghi delle femmine di almeno 5 cm. È molto simile alla donnola, da cui si differenzia per il ciuffo nero all'estremità della coda. Ciò che caratterizza maggiormente quest'animale è il cambiamento del colore della pelliccia, che muta di stagione in stagione: in estate, è bruno e rossastro nella parte superiore del corpo e bianco in quella inferiore, con sfumature giallastre; in inverno, gli animali del nord diventano completamente bianchi, fuorchè l'estremità della coda, che permane nera. Più a sud, con eccezione per le aree montuose, diventano solo parzialmente bianchi o rimangono marrone.
Distribuzione: Ampia diffusione in tutto l’emisfero settentrionale: lo si trova in tutta Europa, tranne nelle regioni mediterranee, in Asia temperata e artica, in Groenlandia, in Canada e nel nord degli Stati Uniti. Il tentativo di introdurlo in Nuova Zelanda è fallito, poiché alterava l’equilibrio naturale, dal momento che si cibava di uova, mettendo in pericolo la sopravvivenza di molte specie di uccelli. In Italia la sua presenza è limitata alle Alpi.
Habitat: Boschi, brughiere, praterie, siepi, paludi, dirupi, ghiaioni montani. Lo si trova comunemente tra i 1000 e i 3000 m di quota.
Comportamento: È prevalentemente un animale notturno, che tuttavia si dedica alla caccia anche nelle ore diurne al suolo o sotto terra, nonostante sia in grado di arrampicarsi anche sugli alberi. Le prede possono essere di dimensioni superiori alla sua taglia (conigli e lepri), visto il metabolismo basale molto elevato, che lo porta a consumare giornalmente la metà del proprio peso. Oltre a cacciare uccelli o piccoli roditori per sfamarsi, spesso accumula provviste all’interno della sua tana. I microroditori e le uova d’uccello sono i suoi pasti preferiti. La tana è generalmente costituita da peli, erba secca e foglie raccolte in cunicoli sotterranei, nell’incavo di un tronco o nella fessura di un muro. Vi si rifugia in caso di pericolo, e se ne serve per crescere la prole e creare riserve di cibo.Quando è minacciato, produce un forte e sgradevole odore di muschio dalle ghiandole anali. L’ermellino maschio è poligamo e la sua attività sessuale è compresa tra i mesi di giugno-luglio e febbraio-marzo. Mentre il maschio raggiunge la maturazione sessuale a partire dalla primavera seguente la nascita, la femmina è feconda dopo soli due mesi di vita. La gestazione è di 56 giorni oppure di 8-9 mesi, grazie all’ovoimplatazione ritardata. Da ogni parto nascono dai 2 ai 12 cuccioli.
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DONNOLA

(Mustela nivalis)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Carnivora
Famiglia
Mustelidae
Genere
Mustela
Specie
Mustela nivalis

donnola

donnola_1

Caratteristiche: È il più piccolo carnivoro. Ha corpo snello con lunghezza variabile (13-23 cm), i maschi sono più grandi delle femmine. Il mantello è bruno chiaro mentre il ventre è bianco, la linea che divide la colorazione può essere diritta o irregolare. La coda è corta (3-6 cm). Le zampe sono brevi, robuste munite di unghie aguzze e taglienti. Le orecchie sono larghe e arrotondate. In inverno la pelliccia degli esemplari dell’estremo nord diventa bianca.
Distribuzione: Si trova in tutto il mondo (Africa settentrionale, Asia e America settentrionale) ad eccezione dell’Australia e delle isole vicine. In Europa è presente ovunque ad eccezione dell’Irlanda e dell’Islanda.
Habitat: Vive nelle cavità del terreno o nei tronchi degli alberi (fino a 2800 m circa) sia in pianura che in montagna; costruisce la sua tana in zone pietrose o in gallerie scavate nel terreno.
Comportamento: È attiva sia di giorno che di notte. Si nutre di piccoli mammiferi come arvicole e topi di campagna. Uccide anche ratti e occasionalmente conigli. Preda anche piccoli uccelli, uova e pulcini nel nido in quanto si arrampica con agilità. Si riproduce da una a due volte all’anno; la gestazione dura cinque settimane. A seconda della quantità di cibo, la nidiata può variare da 3 a 6 cuccioli, che vengono allattati fino a due mesi e diventano indipendenti circa a quattro, dopo un periodo di addestramento.
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PUZZOLA

(Mustela putorius)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Carnivora
Famiglia
Mustelidae
Genere
Mustela
Specie
Mustela putorius
 
Caratteristiche: Il corpo è allungato e sottile (32-44 cm) con testa e collo tozzi. La coda misura dai 13 ai 18 cm, mentre le gambe sono corte. Il peso nel maschio può raggiungere 1,7 kg ma la femmina può pesare fino alla metà. Il pelo è bruno tranne la maschera facciale che è bianca e nera. Anche l’orlo delle orecchie è di colore bianco. E’ definito un semiplantigrado ovvero poggia a terra dita e metatarso.
Distribuzione: Presente in gran parte dell’Europa ad eccezione di Irlanda, Islanda e Scandinavia del nord. È presente su tutta la penisola italiana, ma non nelle isole.
Habitat: Si trova in diversi ambienti, dalla pianura alla montagna (ma non a quote elevate). Preferisce le zone umide, in prossimità di fiumi, e comunque gli ambienti caratterizzati da un'ampia scelta di rifugi. A causa della riduzione delle aree umide, la puzzola è diventata un animale poco comune negli ultimi 50 anni. Nella stagione invernale la puzzola spesso si rifugia in fienili, stalle o costruzioni rurali. poste in vicinanza di paesi e villaggi.
Comportamento: È un animale notturno. Con abitudini prevalentemente terrestri. Si nutre quasi esclusivamente di carne. L'odorato è il senso principale usato nella caccia, anche l'udito è buono e la localizzazione della provenienza dei suoni è accurata. Al contrario la vista diurna è scarsa. Si nutre principalmente di piccoli roditori, conigli, rane e uccelli posati al suolo. Non è inusuale trovare delle buche nei pressi della tana nelle quali accumula riserve alimentari. La puzzola raggiunge la maturità sessuale a circa un anno di età. Il periodo degli accoppiamenti varia a seconda delle località; alle nostre latitudini si estende all'incirca da marzo a luglio. È una specie poliestro, ovvero la femmina ha la possibilità di tornare in estro 2-3 settimane dopo l’accoppiamento o di rimanere in estro fino a metà estate se non si è accoppiata. Queste caratteristiche consentono una seconda cucciolata. L'impianto dell'embrione è immediato e la gestazione dura 42 giorni. I parti avvengono tra maggio e agosto. Partoriscono solitamente 4-6 piccoli, raramente anche 12. Il maschio non partecipa all'allevamento della cucciolata, che dura fino l’autunno successivo alla nascita. Il suo sistema di difesa si basa sulla secrezione di una sostanza contenente molecole di zolfo, emessa dalle ghiandole perianali. Quest’ odore funge anche da importante mezzo di comunicazione, soprattutto nel periodo di corteggiamento.
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MARTORA

(Martes martes)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Carnivora
Famiglia
Mustelidae
Genere
Msrtes
Specie
Martes martes

martora_1

martora

Caratteristiche: Il corpo è slanciato, lungo 35-55 cm, con coda di 22-30 cm. Il peso di un adulto in media è di 0,8-1,2 kg. Il pelo è folto, morbido e lucente, sul dorso giallognolo marrone o marrone scuro, sul muso, la fronte e le guance marrone chiaro, sui fianchi e sul ventre giallognolo con ombre marrone scuro sulle zampe. La gola e il sottogola sono spesso color tuorlo d'uovo, talvolta giallo chiaro, mai bianco puro. Il muso è allungato e le orecchie rotondeggianti, gli arti sono robusti e provvisti di forti unghie.
Distribuzione: presente in quasi tutta l'Europa ad eccezione delle aree poste all'estremo sud-est e sud-ovest. In Italia ha una distribuzione discontinua legata alla presenza di foreste d'alto fusto.
Habitat: Boschi puri o misti di latifoglie e aghifoglie fino ai 2000 metri di altitudine. Talvolta anche terreni rocciosi aperti e dirupi, in generale preferisce però la vegetazione fitta, in grado di offrirle un'adeguata protezione.
Comportamento: Animale solitario e di abitudini notturne, di giorno si rifugia nella vegetazione. Stabilisce di preferenza i propri rifugi sugli alberi che presentano cavità naturali o scavate da altri animali o nelle fessure delle rocce. Molto agile, è in grado di spostarsi rapidamente a sulle chiome degli alberi compiendo anche lunghi salti. La sua attività predatoria interessa i piccoli vertebrati, soprattutto uccelli, ma anche roditori (arvicole, topi di campagna, scoiattoli, ghiri). Si riproduce una volta l'anno, con accoppiamenti nel cuore dell'estate. I piccoli, da tre a cinque, vengono al mondo nella primavera successiva, tra marzo e maggio, dopo una gravidanza di 8-10 mesi e vengono curati solo dalla madre rendendosi indipendenti al terzo mese.La struttura sociale è basata sulla territorialità rigida sia dei maschi sia delle femmine. Animali solitari, i maschi delimitano il loro territorio difendendolo dalle intrusioni di individui della stessa specie e dello stesso sesso. Il territorio di un maschio in genere coincide con quello di una o più femmine. I giovani dello stesso sesso sono tollerati fino a poco prima del raggiungimento della maturità sessuale e non oltre i 18 mesi.
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TASSO

(Meles meles )

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Carnivora
Famiglia
Mustaelidae
Genere
Meles
Specie
Meles males

tasso

tasso_2

Caratteristiche: È il più grosso dei mustelidi italiani, testa e corpo sono lunghi 70 - 80 cm e la coda dai 12 ai 19 cm. Il corpo è tozzo, il muso corto ed appuntito, gli occhi sono piccoli e le orecchie arrotondate. Ha il pelo molto folto, soprattutto quello della coda, e il capo presenta striature bianche e nere. Il dorso è grigio le zampe e il ventre sono neri, la coda è grigia e bianca. Ha denti molto robusti, arti corti che terminano con 5 dita dotate di lunghe unghie robuste adatte per scavare. Si muove lentamente, con un’andatura pesante e incerta e con movenze pigre. Le femmine sono più piccole dei maschi e hanno il pelo più chiaro.
Distribuzione: Presente sia in Europa , tranne che in Scandinavia settentrionale, Islanda, Corsica e Cipro, che in Asia centro-settentrionale, Giappone compreso. In Italia si trova ovunque tranne che in Sardegna e Sicilia.
Habitat: Vive sia nelle foreste, non superando però il limite degli alberi nei boschi montani, sia nelle zone con pascoli aperti. Predilige terreni ricchi di humus, dove trovare le prede, e caccia di solito in territori aperti.
Comportamento: Scava profonde tane nel sottosuolo dotate di ampie gallerie e numerosi cunicoli per mantenere una buona aerazione dell’ambiente. Nella tana trascorre gran parte della vita, anche se vive in gruppi sociali composti solitamente da 6 o più individui adulti, con i quali, a volte, condivide un intricato sistema formato da più complessi di tane La tana è solitamente ripartita in stanze con specifiche funzioni, ad esempio di raccolta di escrementi o di cibo. Essa viene continuamente estesa e rifinita da successive generazioni. I gruppi rispondono di solito ad un maschio ed una femmina dominanti, i quali sono di solito gli unici a riuscire a prolificare. Di solito tutte le altre femmine si accoppiano con il maschio dominante, ma se portano a termine la gravidanza la femmina dominante uccide la prole. Il periodo degli accoppiamenti è di solito localizzato nel mese di ottobre, e la gestazione, che dura per 7 settimane, porta alla luce i cuccioli in gennaio. In caso di condizioni ambientali inadatte allo sviluppo dell’embrione, questo può arrestare il proprio sviluppo allo stadio blastocista, prima di collocarsi nell’utero, per circa 10 mesi. Esce dalla tana soltanto di notte per recarsi a caccia di cibo: è onnivoro e si nutre di morbide radici, tuberi e rizomi che scalza con le zampe ungulate, altro cibo abituale sono sia vermi e lumache, che piccoli animali come arvicole, talpe, conigli, rane e piccoli serpenti, compresa la vipera, al cui veleno è immune. Negli inverni freddi sono meno attivi, ma non vanno in letargo.
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MANGOSTA

(Herpestes ichneumon)

Phylum
Chordata
Subpylum
Vertebrata
Classe
Mammalia
Ordine
Carnivora
Famiglia
Viverridae
Genere
Herpestes
Specie
Herpestes ichneumon

mangosta

mangosta_1

Caratteristiche: La lunghezza del suo corpo è di circa 60 centimetri e quella della coda di almeno 45 centimetri, ma sembra più piccolo di quello che in effetti è a causa delle zampe corte. Il suo corpo è snello ma robustissimo; il suo peso infatti può raggiungere gli 8 o 9 chilogrammi. Le zampe sono corte. Un folto e lungo pelame copre la coda e termina con un fiocco come un pennello. Il mantello è brizzolato e uniformemente ruvido. Il tipo del pelame è del tutto particolare; vi è infatti un primo fitto strato lanoso, giallo-ruggine, quasi ovunque ricoperto di peli di una lunghezza di 8 centimetri circa, neri, con anelli bianco-gialli, che terminano in una punta giallo-fulva. Le orecchie sono corte, larghe e arrotondate.
Distribuzione: È presente nella Spagna meridionale e nel Portogallo ed è stata recentemente introdotta nell'isola di Mljet (Croazia). Presente in Asia minore e nella maggior parte dell'Africa.
Habitat: Abita nel più fitto della macchia, e quasi non frequenta le pinete o i boschi di querce se non vi trova un abbondante e aggrovigliato sottobosco.
Comportamento: Animale con abitudini prevalentemente notturne, ma di giorno è più attiva della maggioranza dei carnivori della sua taglia. È strettamente terrestre. Preda piccoli animali: conigli e roditori, uccelli e rettili, inclusi i serpenti. Rompe le uova gettandole all'indietro tra le gambe posteriori contro una roccia. Conduce vita solitaria eccetto che nel periodo giovanile. Ad ogni parto nascono da due a quattro piccoli che rimangono con la madre per alcuni mesi.
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(aggiornamento previsto per l'anno scolatico 2008/2009)

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