APOLLONIO RODIO


Le notizie sull’autore sono scarse e contraddittorie.
Nacque ad Alessandria da tale Sillèus; il soprannome “Rodio” deriverebbe dal nome della madre, Rode, o dall’isola di Rodi, dove si sarebbe recato in esilio per  lo scarso consenso ottenuto ad Alessandria dal suo poema “Le Argonautiche”.
Alcune fonti narrano che a Rodi rielaborò il suo poema e conseguì un successo così ampio che i cittadini dell’isola gli concessero la cittadinanza. Tornato ad Alessandria con la sua opera rinnovata  riscosse  un successo tale da essere sepolto, alla sua morte con Callimaco. Apollonio visse nel III secolo a.C. e verosimilmente ricoprì la carica di bibliotecario ad Alessandria nel decennio precedente il regno di Tolomeo III, di cui sarebbe stato precettore. Oltre alle Argonautiche, poema epico in esametri, composto da quattro libri sulla saga degli Argonauti, le fonti attribuiscono ad Apollonio anche altre opere, di alcune delle quali abbiamo qualche frammento.

[...]  In quel giorno stesso
doppiarono da lontano il promontorio portuoso
delle Amazzoni, dove un tempo Eracle tese un agguato     965
alla figlia di Ares che si era spinta troppo in avanti,
Melanippe; allora Ippolita, per riscatto della sorella,
gli diede la sua cintura, tutta splendidamente
cesellata, e l’eroe la rimandò indietro incolume.

    da “Le Argonautiche” libro II vv. 963- 968

E indugiando in quel luogo sarebbero scesi a battaglia      985
contro le Amazzoni, e sarebbe stata battaglia cruenta
non erano miti le Amazzoni che abitavano la
             [pianura Doanzia,
non rispettavano le leggi della giustizia, ma ad esse
erano care soltanto la violenza e lavori di Ares:
di lui erano figlie e della ninfa Armonia.                             990
che si unì al dio nel profondo del bosco di Acmone,
e gli partorì le fanciulle che amano sopra ogni cosa la
                     [guerra

    da  “Le Argonautiche” libro II vv. 985-993

le fonti letterarie
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