IL DONARIO DI ATTALO

Era situato a circa 40 metri di altezza sul muro meridionale dell’acropoli di Atene. Secondo la testimonianza di Pausania e le recenti ricostruzioni, era composto da più di cento statue raffiguranti Giganti, Amazzoni, Galati e Persiani,  di cui, grazie alle numerose copie, dieci sono giunte fino a noi. Sono di epoca romana e sono esposte a Napoli, Roma, Venezia, Aix, Parigi e Berlino.
Il monumento, donato dai Pergameni alla città di Atene,  doveva dare l'impressione di un grande campo di battaglia;  fu commissionato da Attalo II, verso il 160 a.C. allo stesso maestro dell’Ara di Pergamo, Firomaco e ad  altri artisti meno famosi, ma non meno abili.
L’unica statua superstite del settore del donario con la battaglia tra Greci e Amazzoni è l’Amazzone riversa a terra (Napoli). La donna, ferita al petto, è vestita con un leggero chitone che le scopre il seno e sottolinea con le pieghe la bellezza del corpo. La figura suscita sentimenti di pietà verso il vinto piuttosto che di  gloria verso il vincitore.

le fonti iconografiche
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