Lo
storico latino Plinio ci racconta
di una gara svoltasi fra Fidia, Policleto e Crésila per la miglior
statua di Amazzone da collocare nell'Artemision di Efeso. Queste tre statue
ci sono pervenute in innumerevoli copie romane. Sono molti gli elementi
comuni fra queste tre opere, iniziando dalla collocazione cronologica,
che possiamo porre nel decennio compreso fra il 440 e il 430 a.C.; ci sono
sconosciute le motivazioni della loro dedica e della loro precisa collocazione.
L'amazzone " Sciarra ", attribuibile a Crèsila, ha una ferita vicino al petto ed esprime il desiderio di riposo sia con l'atto di appoggiarsi, probabilmente ad un pilastro alla sua destra, sia mediante l'iconografia della mano posta sul capo. La distinzione tra la gamba portante e la gamba in riposo si specchia nel movimento delle pieghe del chitòne, ma si differenzia da un'immagine ponderata, raffigurata stante e libera nello spazio, per un elemento importante: la linea delle spalle non si abbassa verso il lato della gamba portante, bensì verso la gamba in riposo.